ITALIA - DIVISIONE FOLGORE - PARACADUTISTI DEL 186° RGT- 1942 - Vivere la storia

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ITALIA - DIVISIONE FOLGORE - PARACADUTISTI DEL 186° RGT- 1942

UNIFORMI

Uniforme tra le più gloriose del Regio Esercito Italiano per le azioni eroiche che hanno compiuto i paracadutisti della Divisione Folgore nella sua colorazione desertica per l'impiego nei territori del nord Africa.
                         

                                                         La storia

Il 1º settembre 1941 si costituisce, presso la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica in Tarquinia (VT), il 2º Reggimento paracadutisti.
È inquadrato nella Divisione paracadutisti Folgore di nuova costituzione e il 27 luglio 1942, per l'impiego in Africa Settentrionale la grande unità prende il nome di 185ª Divisione di fanteria "Folgore" ed i reggimenti vengono rinumerati. Il 2º Reggimento Paracadutisti diviene 186º Reggimento fanteria "Folgore".

Nella battaglia di El Alamein, il reggimento è investito il giorno 24 ottobre da violenti attacchi da parte del 1º e 2º battaglione della Legione straniera francese.
In particolare, sul limite della depressione di El Qattara, viene investito sulla fronte e sul fianco, ed è costretto ad opporsi con gli uomini senza poter utilizzare i mortai. Valutata la situazione il Comandante del V Battaglione, lasciate le compagnie sulla fronte a difesa sui rispettivi capisaldi, si pone al comando di una forza di rincalzo di circa un centinaio di paracadutisti, con la quale contrassalta a colpi di bombe a mano 2 battaglioni della Legione Straniera francese lungo la rampa di Naqb Rala. L'azione viene condotta con una tale tenacia da costringere i francesi al ritiro con forti perdite.



Per battere la sola 11ª Compagnia del 186° Rgt sulla linea di difesa di El Qattara gli inglesi impiegheranno due battaglioni di fanteria e arriveranno al successo dopo due giorni di violentissimi combattimenti e migliaia di caduti, la maggior parte nel corpo a corpo.
Le perdite subite impediranno alle forze inglesi di proseguire e di sfondare la linea di resistenza.
Nonostante giorni e giorni di furiosi scontri, il 186º Reggimento riesce a tenere saldamente il fronte che gli è stato assegnato, respingendo sempre il nemico enormemente superiore per mezzi ed equipaggiamento. La linea di resistenza è rimasta intatta, ma il prezzo pagato è altissimo. Il VI Battaglione si immola quasi completamente per mantenere le posizioni, mentre il V Battaglione conterà solo poche decine di superstiti.

I RIEVOCATORI DI VIVERE LA STORIA

 
 
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